CUSTODIA DI MITRIA

La custodia di mitria appartenuta all’arcivescovo Antonio Santin (1895-1981), a lui donata nel 1973 da Antonio Fonda Savio, è un oggetto di gran valore, non solo per l’antichità (XV secolo), ma anche per la fine lavorazione del cuoio e delle finiture in ferro.

legno; cuoio inciso; ferro fuso – cm 33 x 47 x 11

CALICE GOTICO

Della fine del XV o degli inizi del XVI secolo è un calice in metallo dorato con Cristo passo cesellato per tre volte in altrettante formelle del piede. La coppa fu sostituita nel XIX secolo.

argento cesellato, dorato – cm 22 x 14

CALICE COI SANTI MICHELE E CATERINA D'ALESSANDRIA

Ambito litoraneo, seconda metà del XVII. L’attribuzione dell’ambito culturale potrebbe ricavarsi dal modo in cui sono sublimemente raffigurati, sul piede, San Michele con la bilancia e Santa Caterina da Alessandria con la ruota.

argento cesellato, dorato – cm 22 x 14

OSTENSORIO RAGGIATO

L’ostensorio più interessante della raccolta è un esemplare del 1820 di bottega triestina, individuabile sul punzone con la lettera «L», che in quel periodo identificava Trieste sotto l’Impero Absburgico.

argento sbalzato, dorato; metallo fuso – cm 42 x 20

CARTEGLORIA

Argentiere triestino, 1899. Nella zona centrale inferiore della cartagloria maggiore corre l’iscrizione 24 Dicembre 1869 / 30 Giugno 1899 e al centro, entro uno stemma, Federico Puglisi.

argento sbalzato, dorato; metallo fuso – cm 42 x 20

STAUROTECA 

Una preziosa stauroteca (reliquiario della Croce), che ancora oggi si espone all’adorazione sull’altare, durante il Triduo pasquale. Fu prodotta da bottega triestina nel 1841, come documenta un’iscrizione su carta dietro la reliquia - Donum Ludovici Kert / MDCCCXLI. La qualità del metallo è attestata, sulla base e sulla teca, dal marchio di garanzia del periodo per l’Impero Absburgico, con la data e l’indicazione di 13 loti e la lettera «L» di Trieste.

argento sbalzato, cesellato, dorato – cm 23 x 11

SERVIZIO DI BATTESIMO A DOMICILIO

Di non trascurabile rilevanza anche ottimi pezzi, non sempre tenuti in debita considerazione, in quanto non usuali nella liturgia post-conciliare; si pensi ad esempio ai servizi da battesimo, come quello qui proposto, di produzione locale, datato 1895.

argento fuso, inciso – cm 9 x 18

PACE

Spesso cadute dalla memoria dei fedeli, e ancor prima dall'antico uso liturgico, le tavolette per trasmettere la pace sono invece frequenti occasioni di illustre applicazione artistica, È invece il Buon Pastore a essere raffigurato nel pregevole manufatto della Bottega Janesich, storica illustre famiglia triestina di argentieri. È·databile·al 1955, ma·presenta tratti descrittivi ancora memori del didascalismo devozionale tipico della metà·del XIX secolo.

argento cesellato – cm 13 x 17

ALTARE PORTATILE

Pietra sacra. Fino a prima del Concilio Vaticano II non si poteva celebrare messa su un ripiano non consacrato, vale a dire senza una reliquia della Vera Croce collocata in un alveolo a base rettangolare scavato nel centro. Questo esemplare di altare portatile, che dunque serviva per celebrare l’Eucaristia fuori dalla chiesa, è del 1912, prodotto a Vienna. 

marmo di Carrara – cm 30 x 30