Il Capitolo cattedrale di San Giusto Martire a Trieste è l'entità collegiale di riferimento nella storia diocesana sino all'ultimo quarto del XVIII secolo; dalla Cura animarum dell'unica parrocchia cittadina, S. Giusto Martire per l'appunto, all'amministrazione degli affari ordinari e straordinari. Alcuni degli oggetti antichi appartenenti al Capitolo sono depositati presso le Sale espositive della Curia.

Di singolare curiosità sono due ritratti in miniatura, un acquerello raffigurante il vescovo Anton Ferdinand Herberstein (1760-1774) e uno in argilla, colle sembianze del successore Franz Philipp von Inzaghi (1775-1788).

Anton Ferdinand Herberstein vescovo 

Franz Philipp von Inzaghi vescovo

La croce pettorale portata dai canonici ancora sino al 2010 testimonia con la sua forma ispirata alla Leopoldskreuz la dedizione della Diocesi di Trieste all'Impero austriaco, come tutte quelle del Sacro Romano Impero. L'esemplare, del terzo quarto del XIX secolo, reca sul recto l'effigie di San Giusto Martire e sul verso il monogramma di Maria Santissima.

Un oggetto significativo dell'antica liturgia è la patena per il Crisma pasquale, che si produceva nella Settimana Santa mescolando assieme olio d'oliva e balsamo, versando il miscuglio negli appositi vasi attraverso il tipico gocciolatoio