UN'ULTIMA CENA DI FRANCO ASCO

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Nell'ordine da sinistra a destra:

L'Ultima cena del triestino Franco Asco (o anche Atschko; 1903-1970) solo più di recente tributata dei debiti onori della critica, testimonia l'ingegno del maestro nella caratterizzazione individuale dei volti degli Apostoli, che reagiscono ognuno secondo la propria indole all'istante in cui Gesù Cristo rivela il tradimento, la sola figura rappresentata in neutra ieraticità.

Il lavoro non fu breve; durò in tutto due anni, dal 1948 al 1950, ma solo in un secondo momento il gruppo scultorio fu acquisito dalla parrocchia Gesù Divino Operaio, mentre la proprietà fu successivamente trasferita alla Diocesi di Trieste.

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INDICI
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