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EVANGELISTI IN BICROMIA ENTRO PENNACCHI SFERICI

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CONFRONTO CON GLI EVANGELISTI DELLA BEATA VERGINE DELLE GRAZIE

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Un significativo esponente della pittura d'inizio Ottocento a Trieste è il palmarino Giuseppe Bernardino Bison (1762-1841). Egli aveva acquisito precedentemente un curriculum di pittore di stanze in ville nobiliari e in edifici cittadini, come il Palazzo Carciotti e la Borsa Vecchia di Trieste.

A S. Maria Maggiore il Bison realizzò in bicromia i Quattro Evangelisti sui pennacchi della cupola, riproponendo la sua consueta caratterizzazione umana, ricca di umorismo, cosí che i soggetti quasi mai appaiono sovrannaturali ma assai spesso uomini qualunque.

A metà del secolo XIX questo esempio fu probabilmente raccolto dall'affrescatore dei pennacchi della cupola nella chiesa Beata Vergine delle Grazie (allora officiata dai Padri Mechitaristi Armeni). Apprezzabile rispetto agli Evangelisti del Bison la ricerca della solennità e dell'espressività.

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