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Ritroviamo un pari livello di leggiadria in un'altra croce, della fine del XVI secolo, con la Madonna e i Dottori della Chiesa sul verso, risolta figurativamente con un rilievo piuttosto moderato, affidato invece al giuoco ansato e controansato.

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Continua l'esuberanza veneziana in un esemplare della prima metà del XVII secolo, percorso da una continua articolazione plastica, in alcune zone ridotta a superfici lineiformi. L'area di produzione potrebbe essere anche in tal caso Venezia o il territorio circostante.

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In un esemplare dell'ultimo quarto del XVII secolo lo sbalzo moderato del medio Barocco sembra cedere a configurazioni maggiormente plastiche, evidenti in un calice dello stesso periodo e della stessa scuola, probabilmente realizzato sullo stesso tipo decorativo. Nella croce si osserva un rifacimento nella zona dell'attacco e del nodo.

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 DETTAGLI:

LA MODA DI TIZIANO ASPETTI NELLE CROCI ASTILI

La diffusione dei modi sansoviniani attraverso le croci astili di Tiziano Aspetti e dei suoi epigoni è attestata da documenti anche nel litorale triestino. Sono tutti esemplari collocabili tra l'ultimo terzo del XVI secolo e la metà del successivo.

La componente melodica di Sansovino s'esprime ad esempio in una croce coi Santi Giovanni e Paolo, nelle loro figurine che si dipartono dal nodo; lo hanchement di gotica memoria viene qui interpretato secondo l'Umanesimo veneziano, che nella sua cultura giunge immediatamente alla levità tonale oltrepassando la gravità fisica.

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